Gianni Arduini
Subito dopo gli studi di Industrial Design ha iniziato la professione collaborando con Marco Zanuso e Richard Sapper. Ha svolto, in seguito, attività di consulenza per il Design Group Italia e ha partecipato alla Probe Industrial Design. Nel tempo ha esteso la sua attività, in collaborazione con esperti di marketing, alla realizzazione di studi di fattibilità atti a valutare la possibilità e la validità di investimenti industriali per prodotti con contenuti di design innovativi e mirati all’Utenza Ampliata.
Ha particolare interesse e competenza per le problematiche di progettazione applicate alla disabilità e all’Utenza Ampliata. La sua occupazione prevalente rimane la progettazione di beni durevoli, prodotti anche con tecnologie complesse, con interesse allo sviluppo e alla sperimentazione di sistemi innovativi. Tra i progetti sviluppati si annoverano: macchine per caffè, macchine operatrici, casalinghi, imballi speciali, mobili per ufficio, accessori per HiFi, condizionatori e depuratori d’aria, distributori automatici, strumenti biomedici, medicali e per dentisti, ausili per disabili, sistemi antifurto per auto, giocattoli, telefonia civile e industriale, autoradio, computer e sanitari, oltre ad una serie di prodotti per l’Utenza Ampliata.
E’ uno dei fondatori dell’EIDD – European Institute for Design and Disability -, fondatore e primo presidente dell’IIDD – Istituto Italiano per il Design e la Disabilità -, che ha rappresentato nel Comitato Nazionale dell’ADI (di cui attualmente è Proboviro) dal 1994 al 1998.
Per tematiche relative alla progettazione per l’Utenza Ampliata ha svolto e svolge attività didattica presso il Politecnico di Milano, l’Istituto Europeo di Design, l’ISIA di Faenza e altri Istituti superiori di design. E’ membro dell’AccaLab, presso il polo Didattico e di Ricerca di Crema (Università Statale di Milano).
Collabora con diverse riviste. E’ stato relatore e coordinatore in occasione di congressi internazionali, oltre che membro di giurie di premi internazionali. Tra i premi ottenuti: vincitore del XIII Premio Compasso d’Oro 1984 e segnalato in altre cinque edizioni. Ha inoltre avuto segnalazioni al premio SMAU, al BIO di Lubiana e al Premio 5 Stelle di Genova.